La Fenice Giramondo - Giovedì 16 Agosto
Lago di Tovel
Buongiorno e buon giovedì amici!
#laFeniceGiraMondo #summeredition non si ferma mai e oggi è pronta a volare con voi in Trentino, sulle Dolomiti.
In questo angolo verde di mondo si trova un lago molto particolare: il Lago di Tovel. Questo lago della Val di Non è molto conosciuto perché fino a qualche decennio fa si tingeva di rosso! Ebbene sì, avete capito bene, le sue acque erano rosse, sembravano insanguinate! La leggenda narra che questo fosse il sangue di una principessa ferita in battaglia.
Narra la storia: “C’era una volta il Regno di Ragoli, in Val Rendena, un paese ricco, governato da un re che non aveva eredi maschi. Quando lui morì il regno passo a sua figlia Tresenga, una bellissima principessa molto desiderata. I suoi numerosi pretendenti la volevano sposare per prendere possesso delle sue terre e lei, per evitare che il suo regno passasse nelle mani di un sovrano straniero, li rifiutava tutti.
Lavinio, re di Tuenno, le mandò ricchi doni ed anche dei fiori per intenerirle il cuore. Ma Tresenga era irremovibile nella sua decisione e per l’ennesima volta lo rifiutò. Per l’arrogante Lavinio l’umiliazione fu inaccettabile e decise di scatenare una guerra per costringere la principessa a sposarlo contro la sua volontà. Ma la fiera Tresenga, anziché arrendersi, decise di scendere personalmente sul campo di battaglia alla testa del suo piccolo esercito.
Lo scontro fu durissimo. La principessa lottò fino all’ultimo per difendere il proprio regno, ma alla fine morì, insieme a tutti i suoi soldati.
Il sangue versato colorò il lago di Tovel di rosso e da allora si narra che ogni notte di luna piena lo spirito della principessa Tresenga vaghi sulle acque sospirando.”
Una storia molto romantica, anche se in realtà il fenomeno ha una spiegazione scientifica. Il fenomeno della colorazione delle acque si deve alla presenza di un’alga, la “Tovellia sanguinea” che si riproduceva d’estate in grandi quantità donando al lago di Tovel il caratteristico colore rosso.
Oggi, purtroppo, il fenomeno non avviene più. L’ultima volta risale all’estate del 1964. Da allora il lago ha il classico colore verde dei laghi alpini e non è per questo meno affascinante, anzi. Si pensa che la sparizione delle alghe sia dovuta alla mancanza di sostanze nutritive nelle acque del lago, in particolare di azoto e fosforo. In quegli anni sono diminuite le mucche e le greggi in alpeggio, di conseguenza anche il loro “concime naturale”, elemento indispensabile dell’ecosistema, è venuto a mancare.
Dalle Dolomiti è tutto, appuntamento al prossimo giovedì: le curiosità non dormono mai (nemmeno d’estate!)